Relativamente alla mortalità materna, per l’Oms siamo “Un esempio da insegnare, diffondere e condividere”

Il nostro Paese si colloca infatti nella top ten mondiale dei Paesi con i più bassi tassi di mortalità materna, con un numero di 4 morti materne ogni 100mila nascite, è tra i migliori al mondo ai livelli di Francia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti.
L’Italia ha messo a punto un sistema di sorveglianza attiva della mortalità
materna, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal
Ministero della Salute che, in una fase pilota, ha coinvolto 6
regioni(Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio,
Campania e Sicilia) che coprono il 49% dei nati del Paese e, dal 2015, ha
incluso anche la Lombardia e la Puglia estendendo la copertura al 73% dei nati.
La mortalità materna stimata dal sistema di sorveglianza coordinato dall’Iss,
nelle 6 regioni partecipanti alla fase pilota, è pari a 10 decessi ogni 100mila
nati vivi con una forte variabilità regionale compresa tra 5 morti in Toscana e
13 in Campania.